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"La guida e lo scout sono laboriosi ed economi" recita un articolo della legge che tutti gli scout del mondo sono invitati a rispettare. Ma chi di voi è coinvolto in qualche maniera nelle attività dei giovani esploratori ben sa quante e quali siano le spese che ci si trova ad affrontare una volta indossato il fazzolettone. Per prima cosa occorre acquistare l'uniforme, composta da camicia, maglione, pantaloni o gonnapantalone, calzettoni, cinta,…, poi, è normale che per poter andare in campeggio, attività tipica dello scoutismo, è necessario attrezzarsi con tende, brandine, gavette, borracce, posate, sacchi a pelo, ecc. ecc. e, naturalmente tutte queste cose hanno un costo. Sebbene le cooperative che si occupano della vendita delle uniformi e del materiale utile agli scout abbia dei prezzi decisamente convenienti, spesso chi in famiglia ha più di una persona che si dedica a questo tipo di attività inizia ad avvertire la presenza di una spesa eccessiva. Dobbiamo inoltre considerare il fatto che lo scoutismo è rivolto a ragazzi e ragazze in età pre-adolescenziale e adolescenziale, cioè proprio nell'età dello sviluppo e che quindi molto spesso è necessario riacquistare gli stessi capi dell'uniforme solo perché diventati troppo piccoli. Un movimento che si pone come obiettivo quello dell'educazione dei ragazzi ad essere dei buoni cittadini per "lasciare il mondo un po' migliore di come lo hanno trovato" non può non considerare che una grossa fetta del proprio bacino d'utenza potrebbe essere scartato a priori solo perché composto da ragazzi e ragazze le cui famiglie non hanno la possibilità di sostenere le spese necessarie alla partecipazione dei propri figli alle attività. Ma, credo, è proprio a queste persone che la proposta dello scoutismo debba essere fatta in maniera più attenta, seguendo l'esempio del suo fondatore, Lord Baden Powell di Gilwell.
Nasce così da una collaborazione tra la Caritas Diocesana di Chieti - Vasto e i gruppi scout della provincia di Chieti l'idea di "riciclare" le uniformi e l'attrezzatura non più usata dai soci dell'AGESCI (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani) e del CNGEI (Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani) e messa a disposizione a chi invece potrebbe essere utile. Infatti la Caritas Diocesana si è impegnata a recuperare tutto ciò che i diversi gruppi scout della città di Chieti vogliono portare nella sede di via Arcivescovado 21, separare quello che è in buono stato da ciò che è inutilizzabile e mettere a disposizione di tutti gli scout che vorranno indumenti ed oggetti da campeggio. Un invito a tutti gli scout dunque e una possibilità in più per rispettare la loro legge: prima di acquistare qualcosa per le attività, passate dalla Caritas, e questo è un invito per tutti, non solo per chi non ha la possibilità di acquistare la propria uniforme perché tutti gli scout sono chiamati ad essere "laboriosi ed economi".

Per informazioni rivolgersi alla Caritas Diocesana di Chieti - Vasto, via Arcivescovado 21, Chieti, tel. 0871330513 - 0871320594, fax 0871320043, E-mail: caritas@profesnet.it o presso un qualsiasi gruppo scout della provincia di Chieti.