Obiezione
di coscienza e servizio civile nella comunita' cristiana: un cammino nella carita'
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a distanza
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Centro di ascolto,
la porta aperta della Chiesa locale
Mensa gratuita a
Vasto
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Una Caritas in ogni
parrocchia
Anno di
volontariato
sociale
La Caritas Diocesana tra
potenzialità
e prospettive per un impegno comune
"Zoti të bekoftë!"
- Dio ti benedica! La speranza nel campo di Kukes
Pace nei Balcani?
Ricostruire con cuore e mani di fratelli
Banca Etica:
come essere solidali
Obiezione
di coscienza,
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La Curia di
Chieti-Vasto
La Caritas
Italiana
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Il
Centro Ascolto di Chieti punto di riferimento per i poveri della
Diocesi
La
"porta aperta" della Chiesa locale
Un
servizio di orientamento e promozione della persona
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La
Caritas Diocesana di Chieti-Vasto già da alcuni anni ha promosso la
nascita di un Centro di Ascolto, ubicato presso i locali della Caritas
stessa, in via Arcivescovado n. 21 a Chieti. Esso è animato da
volontari, obiettori di coscienza, religiose, professionisti che ogni
giorno svolgono un'attività di ascolto e di orientamento, con la
finalità di funzionare come "porta aperta" della Chiesa
locale e "antenna sociale" per il territorio. Il Centro
funziona con orario proprio (8-13, 15.30-18.30) secondo schemi e
programmi che tengono conto delle indi-cazioni della Caritas Italiana.
Si ritiene opportuno precisare che non è un Centro di distribuzione
di denaro e sussidi ma di ascolto in vista dell'orientamento delle
persone alle sedi più idonee a farsi carico dei loro problemi e con
la prospettiva di far sorgere o migliorare servizi specifici per i
vari bisogni individuati nella consapevolezza di non poter risolvere
tutto e nella logica del lavoro di rete, sentendosi uno dei
"nodi" nella rete delle risorse del territorio.
Sinteticamente, il lavoro nel centro si caratterizza per:
- l'ascolto: ogni persona ha diritto di essere ascoltata, senza
discriminazioni; l'ascolto deve essere libero da ogni tipo di
pregiudizio e il più possibile da condizionamenti. Chi ascolta deve
tendere a cogliere dal di dentro i vissuti, il modo di pensare la
vita, i sentimenti della persona, senza sostituirsi a lei applicando i
propri schemi, per cercare di individuare itinerari, risposte adatte
alla persona.
- verifica della domanda: ogni domanda deve essere verificata
perché non sempre il bisogno espresso è il bisogno reale della
persona. Per questo il centro d'ascolto sceglie di non soddisfare
immediatamente ogni tipo di domanda.
- intervento: in base alla verifica della domanda, si sceglie
la strada da seguire: rispondere direttamente o indirizzare verso le
risorse attivate sul territorio.
- sensibilizzazione della comunità ecclesiale: il Centro
d'ascolto cerca di coinvolgere la comunità ecclesiale sia per quanto
riguarda la presa in carico di singole persone, sia per tentare di
dare risposte a problemi più complessi. Di norma si entra in
contatto, tutte le volte che è possibile, con il parroco e/o con il
gruppo che si occupa di carità nel suo territorio, sia per verificare
le informazioni che ci ha dato e l'effettivo bisogno, sia perché
prendano in carico il problema, garantendo il nostro intervento là
dove non arrivano le risorse della parrocchia. Il Centro di ascolto si
impegna a seguire l'evoluzione dell'intervento che ha attuato per
verificare la riuscita e l'adeguatezza dell'intervento scelto. Ogni 15
giorni l'équipe del Centro di ascolto si riunisce per decidere le
linee di intervento, rinnovare le motivazioni di ciascuno, affinare
gli strumenti di relazione con i poveri, acquisire competenze e
proporre eventuali miglioramenti all'attività del Centro stesso.
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