Sono le nove del mattino: in via Anelli a Vasto due giovincelli (sono gli obiettori) arrivano al numero 47, aprono i locali della mensa Caritas, iniziano i preparativi. Dopo poco tempo si sentono i primi toc toc del battente: cominciano ad arrivare cuoche, aiutanti e il resto del personale. Vogliono sapere che cosa c'è da cucinare. E' così che prende avvio il servizio, ognuno ha il suo bel da fare, si lavora con una volontà grande come una casa, quasi un grattacielo. Le loro mani sono preziose. Sono tutti bravi, è difficile stabilire a chi tocca l'oscar del migliore. Ogni tanto si sente "Barda', guagliòne, scugnizzo, picciotto": sono gli adulti che chiamano i giovani obiettori, usando espressioni che rispecchiano un vero e simpatico insieme di regioni. Alle 12.30 il pranzo è pronto, si apre il portone, entrano i commensali: è un gruppo variegato, assai assortito. Spesso ci sono richieste di bis, prontamente accolte. E' attivo anche il servizio di distribuzione di viveri e indumenti: c'è chi si accontenta di poco e chi va via dopo aver richiesto vari sacchi di vestiti o altro. Al reparto distribuzione vestiti qualcuno dei responsabili, così come gli obiettori di coscienza, fanno invidia al corazziere di rasceliana memoria. Tutti sono bravi. Alle 13.30 si chiude il portone, la sala rimane vuota, le luci a poco a poco si spengono mentre le ultime pulizie rappresentano il prologo dell'arrivederci al giorno successivo. Domani si ricomincerà, con lo stesso spirito e la stessa disponibilità di ogni giorno.

La quantità e la qualità dei servizi erogati continuano a crescere. Le statistiche parlano chiaro. Dai 7.525 pasti offerti gratuitamente nel 1997 si è passati nello scorso anno a ben 9.377. Un incremento notevole che dimostra l'importanza di una simile iniziativa a favore dei bisognosi (italiani, nomadi, albanesi, immigrati dall'Est europeo, africani e asiatici) e la necessità che ognuno di noi contribuisca al sostentamento del servizio con la donazione di alimenti o attraverso offerte in denaro partecipando al progetto "Mi hai dato da mangiare" con un versamento sul c/c postale 14734669 intestato a Arcidiocesi di Chieti-Vasto - Caritas Diocesana, via Arcivescovado 21, 66100 Chieti specificando nella causale "Progetto "Mi hai dato da mangiare".