Sono masse imponenti in tutto
il mondo
occidentale, i pensionati, sono
milioni di milioni, i pensionati,
sono popoli interi, i pensionati.
Sono giovani e vecchi, i pensionati,
ma ce ne son perfino di bambini,
che dentro appartamenti sigillati
avverso gl'impudenti malviventi,
a sentir loro sono, i pensionati,
felici, liberi e quel che piu' conta,
inenarrabilmente indaffarati.
Se infatti non dormicchiano in poltrona
scorrendo in televideo, i pensionati,
l'elenco dei consorti di Scafati,
coltivano ad esempio piante nane,
i pensionati, oppure confezionano
cuffiette per il cane, i pensionati.
Ve ne sono che fanno collezione
di tappi di bottiglia, i pensionati,
od anche di ritagli di giornale.
Ma quelli di gran lunga piu' intriganti,
veri vigili menti e militanti,
sono senz'altro gli alacri scrittori
di poesie, prose e fin di cruciverbe.
Da dentro le fortezze nel frattempo
scrutano coi binocoli i soldati
se non appaiano nel piano i Goti
e non sanno che sono gia' arrivati.
Sono cosi' in pensione fin le scolte
nella globale casa di riposo
ch'e' doventato (avrebbe detto Tozzi)
questo mondo demente di sfasciati
pei quali e' inenarrabile fatica
cos'e' vita perfino immaginare.