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L'inverno è
tempo di predizioni e di oroscopi. A Natale, al rintoccare
della prima ora di notte il più vecchio della casa spazza la brace sulla pietra rovente e
vi pone dodici chicchi di grano per vaticinare la meteorologia dell'anno venturo e la
qualità dei raccolti. Le donne, invece, nella Santa Notte rinnovano le virtù per
sciogliere il maleficio e il malocchio e passano ad altri, e soprattutto alle generazioni
più giovani, i saperi della magia, le istoriole e le pratiche della fascinazione
terapeutica e religiosa.
E mentre i saggi lustrano la casa con un ramo d'ulivo asperso nell'acqua benedetta, le
strade, apparentemente vuote e silenziose si popolano di streghe e di lupi mannari. Il
vento copre il sibilo dei loro respiri, ma il contadino forte che a giugno, tra San
Giovanni e San Pietro e Paolo ha raccolto bene la messe di spighe sul campo e ancora
meglio ha riempito il granaio per Sant'Anna e San Gioacchino, nasconde la falce sotto la
cappa nera e in questa sua tenuta di mietitore notturno, incatena le anime tristi vicino
alle fontane, affinché non turbino il sonno dei bambini. A mezzanotte in punto il tempo
percepito dagli uomini secondo la scansione dei giri del sole e della luna, finisce e
ricomincia. Per un attimo il prodigio riempie il cielo e ricopre la terra. I fiumi si
fermano, le stelle restano immobili, in fondo al bosco si illumina il fiore della felce e
gli animali parlano. In campagna è tempo di rinnovare il fuoco e l'acqua; il primo con il
ciocco di Natale arso devotamente, sera dopo sera, fino all'Epifania, la seconda, alle
prime e ancora gelide luci della mattina di Capodanno, presso una sorgente libera e
antica. Le ragazze gettano la scarpetta fuori l'uscio per pronosticare la fortuna dello
sposo e la data delle nozze e l'allegra brigata dei giovanotti va cantando, di casa in
casa, la Pasquetta.
E domani è la Pasquetta
e stasera è l'Epifania,
Io ci canto in questa via
per la Vergine Maria
Io ci canto in questa casa
per la Vergine Beata.
Io mi volto a man'a manca
Padre, Figlio e Spirito Santo.
Io mi volto a mano dritta
e ci trovo l'angelo scritto
E scritto e scrittura
Dio vi mandi la ventura.
Buona ventura vi manda Dio
Buona Pasqua a Signoria.
Ma il tempo della magia continua anche dopo l'epifanie che "tutte le feste si porta
via": il 25 gennaio, per la conversione di San Paolo la serpe si sveglia e rialza la
testa e chi nasce il quel giorno è ciaraulo ed ha il potere di vincere il morso del
grande cervone. Perché "se San Domenico ha fatto la serpe, San Paolo l'ha scoperta,
l'ha messa in mezzo al mare, l'ha squagliata come il sale, come il sale a la minestra,
vatti a squagliare brutta bestia".
In quel giorno il contadino pota le viti e minaccia con la scure gli alberi infruttuosi.
Quindi scrutando il cielo interroga le stelle sulla stagione che verrà. |