Il Centro
Martedi' 17 giugno 1997
Vicini di casa in guerra per i latrati
"Azzittite quei cani"
Ma il tribunale da' ragione alle proprietarie degli animali
I PRECEDENTI
Animali e residenti
rapporti difficili

PESCARA - "Basta con quei guaiti. Non ce la facciamo piu'. Trovate un modo per non far abbaiare piu' quei cani". Due famiglie di Montesilvano hanno chiesto alla procura di Pescara di intervenire per far cessare i latrati nel cortile di una villetta sulla riviera, dove da anni due donne si occupano di una quindicina di randagi. La magistratura ha disposto i sequestro del cortile, dimenticando perro' che gli animali erano stati dati in affidamento alla coppia alcuni anni fa. Cosi' le due donne hanno presentato ricorso al tribunale del riesame che ha dato loro ragione. La storia risale ai primi di giugno, quando in procura e' arrivato un esposto firmato dalle due famiglie, che abitano vicino alla villetta dove sono ospitati i cani.
Nella petizione, venica sollecitato un immediato provvedimento della magistratura per porre fine a una convivenza ritenuta non piu' sopportabile. In particolare, le due famiglie si lamentavano per l'incessante abbaiare e chiedevano che venisse individuata una soluzione. Cosi', dopo un sopralluogo, il cortile e' stato messo sotto sequestro, ma i cani sono rimasti li', sempre sotto la tutela delle due donne, madre e figlia. Non risolvendo, di fatto, il problema dei guaiti. E anzi scivolando in una contraddizione, visto che la maggior parte degli animali era stata data in affidamento dalla stessa magistratura alcuni anni fa. Nel 1992, infatti, nel corso di un blitz sull'autostrada, la polizia aveva intercettato un camion pieno di randagi diretto in Germania. Dopo una lunga inchiesta, una parte degli animali era stata affidata alla coppia di Montesilvano che gia' da tempo assisteva i cani abbandonati nel cortile della propria villetta. La cosa non deve essere andata giu' ai vicini di casa delle due donne, che hanno deciso di rivolgersi alla procura, ottenendo il sequestro del cortile.
Madre e figlia, pero', non si sono arrese. Cosi', assistite dall'avvocato Giorgio Rasetti, si sono rivolte al tribunale del riesame di Pescara che ha deciso di annullare il provvedimento di sequestro, riconsegnando il cortile alle legittime proprietarie.




I PRECEDENTI
Animali e residenti
rapporti difficili

PESCARA - Non e' stato sempre facile il rapporto tra residenti e cani a Montesilvano. Tempo fa ci fu un caso abbastanza clamoroso nella zona del cimitero: praticamente due famiglie, abitanti nella stessa palazzina, in guerra tra loro per colpa di un cane, appartenente agli inquilini del piano superiore, che facendo pipi' allagava il balcone sottostante. Ci scapparono denunce e querele. In via Simeto, invece, la pietra dello scandalo per alcuni residenti erano dei cani che abitavano in una casa con giardino: pare che latrati e guaiti fossero tanto insistenti quanto insopportabili. E anche in quel caso fioccarono gli esposti.
Va detto che un paio d'anni fa l'amministrazione comunale di Montesilvano delibero' la concessione di un'area di sua proprieta', nella zona di Colle Portone, ad un'associazione animalista perche' potesse attrezzarvi un rifugio per cani randagi o abbandonati e provvedere alla gestione, ma quell'iniziativa e' rimasta lettera morta non si sa per quale motivo.


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