Da
Angela Natale, nota ambientalista e nostra preziosa collaboratrice
riceviamo il seguente appello firmato da venti esponenti della
cultura.
"Noi
sottoscritti, in qualità di cittadini e di rappresentanti del mondo
ambientalista e delle aree protette, segnaliamo con questo
documento la nostra ferma opposizione alla costruzione del porto
turistico denominato "Darsena" alla foce del Sangro in
località Grotte del comune di Fossacesia. Da alcuni giorni sono
stati iniziati i lavori che vedono ancora una volta le ruspe in
azione sulla costa abruzzese e in uno degli ambienti
naturalisticamente più importanti della stessa senza analisi
dell'incidenza ambientale di tale progetto e nonostante le numerose
perplessità sollevate. Il nostro fermo dissenso rispetto alla
realizzazione del porto turistico di Fossacesia si basa su diversi
punti dei quali riassumiamo brevemente i più importanti:
- il porto viene realizzato pressoché alla foce del fiume Sangro
(non ai 300 metri di distanza come precedentemente affermato)
rischiando di compromettere in modo irreversibile un ambiente
naturale di grande rilievo che annovera la presenza di specie
vegetali ed animali rare e localizzate. Non a caso il porto verrebbe
realizzato proprio nel cuore del Sito SIC IT 7140107 denominato
"Lecceta
litoranea di Torino di Sangro e foce del Sangro" e in
un'area che solo fino a pochi mesi fa era Zona A1 con massimo
vincolo paesistico poi declassato dalla Regione
Abruzzo;
- ironia della sorte il porto turistico verrebbe anche realizzato
nel cuore dell'istituendo "Parco della Costa Teatina" a
dispregio di ogni ragionevole ipotesi di pianificazione ed in
perfetta contraddizione: lo stesso territorio è protetto e
distrutto nello stesso tempo. E pensare che il Parco della Costa
Teatina è stato sempre finora presentato come modello alternativo
alla cementificazione della costa;
- ci si chiede se la domanda diportistica non potesse essere
soddisfatta dai vicini porti di Pescara, Ortona e Vasto già
esistenti, mentre si parla di altri porti da realizzare nelle
immediate vicinanze.
Noi riteniamo che la realizzazione del porto turistico a Fossacesia
sia l'ennesimo attentato all'ambiente naturale della nostra regione
consumato finora nell'indifferenza di molti, nella trasversalità
dell'appoggio di cui esso gode presso le più diverse forze
politiche e nel silenzio che, stranamente, è calato su questo
progetto anche da parte degli organi di informazione.
Ribadendo il nostro deciso No chiediamo agli enti interessati, ai
partiti politici, alle comunità locali, al mondo della cultura e a
tutti i cittadini se la foce del Sangro, del fiume meglio conservato
della regione possa ancora essere sottratta alla distruzione, se è
proprio necessario avere un altro tratto di costa cementificato dai
soliti bar, ristoranti, centri commerciali e mini market e
soprattutto se ciò veramente rientra in quel modello di sviluppo
ecosostenibile che tutela e valorizza le risorse ambientali e
culturali.
Un modello di cui si parla molto nella nostra regione negli ultimi
tempi ma di
cui, evidentemente, si parla soltanto.