Giovedi' 2 Dicembre 1999

Polemiche per l’immissione dei primi 990 esemplari
Fagiani: Verdi e cacciatori sparano sulla Provincia

 

di GIUSEPPE MOTISI

Le recenti immissioni di selvaggina nel territorio provinciale, in particolare di fagiani, hanno scatenato la polemica tra i rappresentanti delle associazioni venatorie e l’Assessorato alla caccia, provocando anche la decisa reazione dei Verdi di palazzo Valentini. «L’immissione di 990 fagiani nella nostra provincia non e' giustificabile — dichiara in una nota Marco Ciarafoni, segretario generale dell’Unavi — perche' non e' collegata a nessun criterio tecnico di gestione del territorio o di ricostruzione del patrimonio faunistico. Per di piu' se le immissioni fossero state fatte nelle zone di ripopolamento e cattura ci si troverebbe di fronte a una farsa poiche' i fagiani, probabilmente di allevamento, e come tali vulnerabili, non rappresenterebbero che bocconi prelibati per i predatori. Intanto gli Atc (Ambiti territoriali di caccia) sono fermi e, di contro, si continua a buttare denaro dei contribuenti per ripopolamenti inutili e propagandistici». «Ogni cacciatore paga annualmente L. 500.000 e ha il diritto di avere selvaggina — e' la replica dell’assessore alla caccia, Stefano Gaggioli — Il programma di ripopolamento, che prevede l’immissione di circa 15.000 fagiani in totale, e' stato approvato da tutte le associazioni venatorie, anche da quelle che aderiscono all’Unavi. Non si capisce perche' quest’anno che ci sono molti piu' animali di prima l’Unavi protesti, e invece negli anni scorsi non abbia detto nulla sui pochi capi di selvaggina immessi dalla Provincia». Anche gli ambientalisti giudicano negativamente i ripopolamenti effettuati. «In un anno di gestione dell’assessorato alla caccia — scrive Mauro Pica Villa, capogruppo dei Verdi alla Provincia — Gaggioli ha raggiunto due obiettivi lusinghieri: pregiudicare il dialogo con il mondo ambientalista e scontentare gli stessi cacciatori. Se l’Assessore insiste a pensare a un sistema di caccia improntato sul ’’mordi e fuggi’’ farebbe meglio a dimettersi».

 

Dicembre 1999