Giovedi' 2 Dicembre 1999

La solita barbarie: il lungo viaggio di una cicogna e' finito in Calabria



Franco Rosito COSENZA – La Calabria si conferma “terra di morte” per gli uccelli migratori. Un vero e proprio sbarramento di fuoco attende i migratori lungo le loro rotte. Una cicogna nera e' stata uccisa a fucilate lungo il fiume Crati, all'altezza della stazione ferroviaria di Torano. La denuncia arriva dal World Parrot Trust che ha raccolto la segnalazione dei responsabili del progetto “Odissea africana”. L'ennesima triste vicenda che conferma il pericoloso percorso che questa specie compie verso l'Africa dopo aver nidificato in Europa. Il progetto “Odissea”, iniziato nel '95, prevede l'osservazione e lo studio, con l'aiuto della telemetria convenzionale e del satellite, della vita e della migrazione delle cicogne nere. Quest'anno a sei di questi esemplari partiti dalla Boemia centrale sono stati applicati degli zainetti trasmettitori che permettono di conoscerne la posizione in tempo reale in qualsiasi parte del mondo. Con questa tecnica diversi esemplari sono stati seguiti nei loro spostamenti quando, dopo la nidificazione nella Repubblica Ceca, lasciavano l'Europa, attraversando, generalmente, lo stretto di Gibilterra per raggiungere le zone dell'Africa centrale. Una delle cicogne nere e' stata seguita per ben 4 anni, fino alla morte, avvenuta per cause naturali. Ma, per uno degli esemplari, purtroppo, il viaggio e' finito alle porte ddi Cosenza, dove e' stato localizzato lo zainetto ed i resti del corpo, colpito da un grande numero di proiettili da caccia. «Un atto inqualificabile», ha detto Giuseppe Viggiani, responsabile regionale del comitato per la protezione degli uccelli rapaci (Cipr); «l'episodio e' estremamente grave e non solo per la rarita' e la magnificenza dell'esemplare ucciso. Nella Repubblica Ceca, infatti, e' in corso un importante progetto di studio della migrazione. Nel 1999 – spiega Viggiani – i ricercatori cechi seguono una coppia di cicogne che da' alla luce tre piccoli. Un quarto pulcino, nato nell'Alpenzoo di Innsbruck, viene introdotto nel nido. Tutte e sei le cicogne nere lasciano il nido, preferendo la rotta sullo stretto di Gibilterra. I magnifici uccelli percorrono grandi distanze in poche ore, fermandosi talvolta per alcuni giorni. Uno di loro, battezzato “Vaclav”, attraversa tutto l'Adriatico in un solo giorno, il 7 ottobre. Poi, malauguramente, giunge in Calabria. Sosta per quasi 20 giorni lungo il medio corso del Crati. Poi, a partire dal 25 ottobre, il trasmettitore non segnala piu' alcuno spostamento. Al team di ricercatori non resta che recuperare i poveri resti dell'animale e le apparecchiature funzionanti». Il soliti barbari con la doppietta hanno compiuto l'ennesima azione criminale!

 

Dicembre 1999