Il Centro
Mercoledi' 4 giugno 1997


Multa di 12 milioni, animale sequestrato
La scimmietta Coco'
resta senza padrone

PESCARA - Dovra' pagare dodici milioni di lire di ammenda e si vedra' portare via anche la tanto amata scimmietta. Si e' conclusa amaramente, per ora, la lunga battaglia che Eros Rocchia ha ingaggiato per non perdere Coco'. Ieri mattina, infatti, il gip della pretura, Marco Bortone, ha firmato il decreto penale di condanna per violazione della legge sull'importazione di animali esotici, accogliendo in toto le richieste del sostituto procuratore Francesco Frettoni. Ma Rocchia, 26 anni, originario di Chieti e residente a Montesilvano con la sua famiglia, si opporra' sicuramente al decreto e chiedera' di venire processato davanti al pretore. A fine aprile, Rocchia era riuscito a convincere i giudici a farsi riaffidare la scimmia, un bell'esemplare di Cebus nero, che gli era stata sequestrata dalla Forestale. Aveva citato le teorie dell'etologo Konrad Lorenz, autore di opere memorabili sul mondo degli animali. Il tribunale della liberta' aveva riconosciuto che il giovane era una sorta di mamma per la scimmia e, pur convalidando il sequestro di Coco', aveva riaffidato a Rocchia l'animale destinato altrimenti a finire nel parco zoo di Falconara, "Il paese dei bambini".
La legge prevede ammende fino a duecento milioni di lire e tre anni di arresto per chi importa, esporta o vende animali esotici privi del Cites, il certificato di origine dell'animale. Rocchia, difeso dall'avvocato Augusto Bassino, sarebbe incappato in questa violazione. Di qui la condanna e il sequestro dell'animale. Ma il giovane chietino e' pronto ora a ingaggiare una nuova battaglia giudiziaria per riavere il suo Coco'.


BACK