Il Messaggero Abruzzo
Giovedi' 31 luglio 1997
Un nuovo sistema, gia' sperimentato a Milano,
per proteggere il duomo di Atri

Gli elettrodi tengono
alla larga i piccioni
di Pasquale Di Cesare

ATRI - Tempi duri per i piccioni, divenuti col tempo i padroni della torre campanaria del Duomo. L'amministrazione comunale si appresta a studiare degli accorgimenti per evitare il proliferare della specie e in particolare per evitare il degrado dei monumenti, attaccati dagli acidi contenuti negli escrementi dei volatili. Nel corso dell'ultimo consiglio comunale, il problema dei piccioni e' stato sollevato dal gruppo "Oltre il Polo per Atri", dopo che la locale sezione di "Italia Nostra" aveva sollevato un quesito. L'assessore all'igiene Marco Bosica, non ha perso tempo e ha interpellato diverse ditte specializzate e a giorni arriveranno le soluzioni piu' svariate. Da Milano la ditta "Ettore Galliani" ha reso noto di aver sperimentato un sistema innovativo per frenare l'incontinente irriverenza dei piccioni. L'impianto prescelto, approvato dalla Sovrintendenza ai Beni Monumentali di Milano, dovrebbe garantire una protezne totale senza cosi' che vengano deturpati i monumenti e le facciate dei palazzi nel centro storico. Si tratta di uno strumento che non arreca danni agli animali: e' un "dissuasore" occulto che si avvale d'una tecnologia elettrostatica che tiene lontani i piccioni dai punti a rischio. Il sistema si basa sulla distribuzione di impulsi elettrostatici su tutti gli elementi architettonici da proteggere, senza erogazione di corrente e, quindi, con un consumo minimo di energia elettrica. Ad agire sara' una capillare rete di speciali elettrodi bipolari, in acciaio inossidabile del tipo marino, resistente alle piu' avverse condizioni atmosferiche acide e salmastre. A Milano il sistema e' stato applicato al monumento di Vittorio Emanuele II, proprio di fronte al Duomo.


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