Il Mattino
Venerdi' 6 giugno 1997 Colpo di
rapinatori-tifosi
Via col pappagallo
Cantava "Porompompero"
NAPOLI - Una rapina? E' tale l'abitudine e, forse, anche la certezza di
farla franca che ormai i rapinatori si concedono finanche il diversivo. E' successo ieri,
quasi l'ora di pranzo, in un'uccelleria di calata Capodichino. Sono arrivati in tre, due
motorini, uno a fare da palo, gli altri si sono catapultati dentro alla maniera del Far
West, pistole in pugno, fuori l'incasso o ci scappa il morto.
Il titolare dell'uccelleria, Augusto Cesareo, 44 anni, ha mollato subito l'incasso,
300mila lire. Sembrava finita, doveva essere finita, almeno secondo il rituale a cui i
clan e i solisti di camorra ci hanno abituati. E invece no. Uno dei delinquenti, per nulla
emozionato, ne' impaurito ne' preoccupato del fatto che potesse arrivare la polizia, si e'
lasciato attrarre da un pappagallo tutto giallo che se la spassava saltellando sul
trespolo e fischiettando nientemeno che "Porompompero", la canzone dei tifosi
del Napoli. Poteva resistere il rapinatore? Si, ma non ha resistito, e, strappatolo dal
trespolo, se l'e' portato via infilandolo in un sacco per il mangime. Il pennuto si chiama
Loreto, 5 anni, razza rara dell'Amazzonia. Ora cantera' per i rapinatori? Forse, ma il
proprietario fara' di tutto per ritrovarlo: per quel "porompompero" andava pazzo
anche lui.
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