Il Centro
Giovedi' 26 giugno 1997 Terzo blitz del plantigrado. Dal Parco dicono: "Dobbiamo catturarla"
Ora Yoga va alla festa patronale
L'orsa prima "svaligia" una cantina, poi si presenta a Opi

OPI - Yoga questa volta l'ha fatta grossa. Alle 3 della scorsa notte l'ormai famosa orsa del Parco Nazionale e' salita fin sulla piazza di Opi nel bel mezzo della festa patronale di San Giovanni Bosco. Passeggiava tranquillamente per la via principale del paese forse per digerire un intero bidone di granoturco pappato poco prima nella cantina di Azelio Gentile, un anziano signore di Opi. Tutto questo ancora una volta Yoga lo ha fatto "in barba" alle guardie del parco che da giorni ormai seguono l'orsa passo passo. Dalla zona bassa del paese, il quartiere "Le Casette", Yoga e' salita fino a Opi, attraverso il belvedere dell'area faunistica del Camoscio. Da li' si e' prima intrufolata nella cantina di Gentile e poi ha continuato lungo via San Giovanni. La sua presenza e' stata scoperta da una ragazza che uscendo dal bar in procinto di tornare a casa, ha vist Yoga che addirittura, alzata su due zampe "bussava" ad una porta. "C'e' un orso per strada" sono state le sue parole, ed e' scattato l'allarme. L'arrivo delle guardie, pero', non e' stato molto tempestivo e Yoga ha avuto cosi' tutto il tempo di filarsela verso il valico di Forca d'Acero. A questo punto la direzione del parco ha deciso che l'orsa golosa va catturata per evitare il rischio di incidenti e danni alle persone. A quanto pare, a nulla sono valsi i tentativi di dissuaderla o spaventarla messi in atto nei giorni scorsi dalle guardie del parco."Quello della cattura" dicono al parco "e' un ordine doloroso ma inevitabile, impartito dal direttore Franco Tassi (che tra l'altro in questi giorni si trova nell'Italia meridionale per una spedizione scientifica, ndr) per cercare di temere sotto controllo Yoga per tutto i tempo necessario. All'animale, comunque, non verra' fatt alcun male, ne' verra' praticata la sterilizzazione. Il patrimonio genetico dell'orso bruno marsicano, dicono ancora al Parco,"e' talmente prezioso che si spera, invece, di far accoppiare Yoga, ormai adulta, con un esemplare di orso marsicano che il Parco alleva da tempo. Nasceranno cosi' dei simpatici orsacchiotti che pero' dovranno essere con pazienza ricondizionati alla vita selvatica". Si chiude cosi', non certo con un lieto fine, la storia di Yoga, femmina di 5 anni di orso bruno marsicano che ogni sera, al calar del sole, abbandonava i boschi del Parco Nazionale d'Abruzzo per cercare cibo. Gli auguriamo, comunque, che un giorno possa tornare alle praterie della sua Camosciara.

Cristina Notarantonio
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