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Domenica 12 Dicembre 1999

 

Avvistati in Svizzera e sui Pirenei

I lupi abruzzesi girano l'Europa


Ilupi abruzzesi non finiscono di stupire. Dopo aver riconquistato il loro areale in Italia, stanno a poco a poco colonizzando anche i Paesi confinanti. I lupi appenninici erano ridotti a non piu' di 100 esemplari nel 1973 (secondo il censimento eseguito in quell'anno per il Wwf dallo zoologo Luigi Boitani).

Oggi, grazie alla robusta campagna di sensibilizzazione e di protezione attuata dallo stesso Wwf e dal Gruppo Lupo Italia, ha raggiunto una consistenza di 450-500 esemplari, rioccupando aree ove risultava da anni estinto (come l'Aspromonte a sud e l'Appennino settentrionale a nord) e arrivando, con avanguardie prudenti e agguerrite, fino alle Alpi occidentali. Da qualche anno, poi, un nucleo di una decina di lupi opera nel Parco Nazionale del Mercantour nelle Alpi Francesi e avvistamenti attendibili e confermati si sono avuti recentemente anche in Svizzera.

Coloro che pensavano che in questi due ultimi casi si trattasse di individui dell'Europa orientale liberati da qualche sconsiderato, sono stati smentiti dalle ricerche sul Dna attuato dagli scienziati francesi che hanno confermato trattarsi proprio di lupi di origine centroitaliana.

Ma l'episodio piu' singolare e misterioso riguarda un lupo le cui tracce sono state segnalate nei Pirenei francesi, esattamente nella Riserva Naturale di Nohe'des nel dipartimento dell'Arie'ge-Pirenei Orientali. Da circa quattro anni gli esperti dell'Ufficio Nazionale della Caccia hanno seguito, soprattutto d'inverno, le tracce di questo predatore, sospettando che provenisse dal settore nord occidentale della vicina Spagna ove questi canidi ancora sopravvivono in buon numero.

 

Dicembre 1999