
Mercoledi' 15 Dicembre 1999
Che bravo quel
gatto! E’ psicologo
CHIUNQUE abbia avuto in casa anche solo per qualche
giorno un gatto o un cane lo sa benissimo: come intelligenza forse noi li
battiamo, ma sul piano affettivo siamo incredibilmente simili. La comune
appartenenza alla classe dei mammiferi fa sì che ci sia un analogo
linguaggio del corpo - strusciamenti, carezze, ricerca del contatto fisico -
e una forte somiglianza nell’espressione dei sentimenti - gioia,
tristezza, paura, amicizia, ostilita' -, come del resto gia' Darwin aveva
notato, gettando le basi dell’etologia. Stando ben alla larga dalle tante
medicine alternative che così bene attecchiscono in questi anni di ritorno
all’irrazionale, non c’e' quindi da stupirsi se la compagnia di un cane
o di un gatto svolge una funzione benefica, quasi psicoterapeutica, come si
riferisce qui accanto. Magari anche indirettamente: per esempio avere un
gatto in casa offre ai «single» una motivazione esistenziale (perche' ci
si deve occupare di lui) mentre nei rapporti di coppia, in se' bipolari, il
micio rappresenta un terzo polo, che offre una via d’uscita alle tensioni.
Per capire meglio somiglianze e differenze, ci vengono in aiuto alcuni libri
freschi di stampa che vale la pena di segnalare, tanto piu' in giorni di
corsa ai regali di Natale. «Vita segreta degli animali» di Giorgio Celli (Piemme,
188 pagine, 28 mila lire) tratta ampiamente proprio il tema delle
somiglianze e delle differenze. Un capitolo e' dedicato alle scimmie che
dipingono, e la conclusione di Celli e' eloquente: «Se e' vero che
Leonardo, e non Cita, ha dipinto la “Gioconda”, e' vero pure che una
scimmia, nella foresta, non avrebbe saputo che farsene di quel capolavoro».
Pure di Giorgio Celli e' «Bestiario postmoderno», edito da Muzzio, dove,
tra tante notizie, ne troverete una sorprendente: ci sono piu' specie di
mosche in Italia che mammiferi sull’intero pianeta (molte, purtroppo, sono
cocchiere...).
Sui gatti, due ottime proposte: la «Guida pratica al comportamento del
gatto» di Alexa Capra, Patrizia Messeri e Daniele Robotti (De Agostini, 49
mila lire) e «L’enciclopedia del gatto» di Bruce Fogle (Mondadori, 236
pagine, 75 mila lire). Entrambi i volumi hanno splendide illustrazioni, come
pure «La vita degli uccelli» di David Attenborough, il piu' noto
naturalista inglese (De Agostini, 320 pagine, 59 mila lire).
Due proposte, ora, per imparare a prenderci cura dei nostri compagni
domestici: «Rimedi casalingi per cani e gatti», opera della redazione
scientifica di “Prevention” (Longanesi, 412 pagine, 38 mila lire) e «La
medicina naturale per cani e gatti» (Zelig, 524 pagine, 34 mila lire).
Fuori tema, ma solo in apparenza, e' infine «Formicai, imperi, cervelli»
di Alberto Gandolfi (Bollati Boringhieri, 296 pagine, 45 mila lire). Il
libro e' in effetti una introduzione alle scienze della complessita'.
Ordine, caos, evoluzione biologica, cervello, ecologia, economia sono i temi
toccati. Leggendolo, ritorna in mente il fisico premio Nobel Murray
Gell-Mann, che fin dal titolo di un suo libro di qualche anno fa individuava
nel quark l’oggetto piu' semplice esistente in natura e nel giaguaro il
simbolo dei piu' complessi. Ma chi conosce la psicologia dei gatti sa che
forse sono ancora piu' complicati dei giaguari...
Piero Bianucci
Dicembre
1999
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