Giovedi' 30 Dicembre 1999

Il cavallo sardo ha varcato ormai i confini europei



Gerolamo Squintu

OZIERI. «Siamo riusciti a raggiungere nel corso del 1999 uno dei principali obiettivi», dice il presidente dell'Istituto incremento ippico della Sardegna, Franco Sionis, nel corso di un incontro con i dipendenti per gli auguri di fine millennio. «Infatti l'intento di proiettare la nostra politica di diffusione e promozione del cavallo sardo a livello europeo e' stato in gran parte ottenuto.
Vista la grave crisi che l'allevamento attraversava, abbiamo pensato di portare i cavalli sardi direttamente ai cavalieri che non avevano avuto possibilita' di allevare a casa loro soggetti di qualita'. Percio' siamo andati coi nostri prodotti in Portogallo, Spagna, Svizzera e persino in Colombia. L'interesse e' stato subito enorme tanto che oggi una decina di giovani cavalli sardi sono in allenamento in Spagna, un paio in Portogallo ed altri tre fra poco finiranno in Colombia».
Il fatto che i cavalli sardi abbiano avuto riconoscimenti unanimi nelle gare di galoppo, nei concorsi e negli ostacoli non induce dunque i resonsabili dell'Istituto a dormire sugli allori per cui si e' giustamente pensato di rinforzare con nuovi riproduttori le piu' importnati linee di sangue presenti nell'allevamento isolano.
«A tale fine - afferma Sionis - nei giorni scorsi abbiamo provveduto all'acquisto di due nuovi stalloni di gran nome in Francia: l'anglo-arabo, ottimo velocista, Mongaflor du Thonut e Alloro, figlio della famosa Double expoire».
L'Ente amministra un patrimonio composto da un centinaio di qualificatissimi stalloni e da circa altri trecento capi con fattrici anglo-arabo-sarde, cavallini della Giara, Giarab ed asinelli bianchi e grigi. Fanno tutti capo alla direzione di Ozieri, in piazza Borgia ed agli impianti di Ozieri-Su padru, Chilivani-Ippodromo, Foresta Burgos, Tanca Regia (Abbasanta) e Gesturi (La Giara).
Nel 1999 a Chilivani l'Istituto ha organizzato un totale di 150 corse di cui 67 riservate ai cavalli di origine arabo-sarda distribuendo un montepremi complessivo di 1.627.700.000 lire. Agli allevatori sono andati 162.670.000 lire equivalente al 10 per cento del totale. Il movimento al totalizzatore nelle agenzie esterne e' stato di 12.203.000.000 (quattro miliardi nelle tre giornate di gare disputate al mattino). Nell'ippodromo gli scommettitori invece hanno attivato un movimento di puntate pari a 162.670.000 lire. «In conclusione dico che cio' che si e' fatto e' stato tanto ma molto ancora c'e' da fare - ribadisce Sionis - e molto dipende dall'avvio dei lavori di ristrutturazione dell'ippodromo che con una disponibilita' di circa otto miliardi prevedibilmente potranno essere cantierati fra un paio di mesi.
Infatti tutto e' gia' pronto per la indizione della relativa gara d'appalto che potrebbe svolgersi a gennaio o al massimo nel febbraio del 2000».
Successi di grande prestigio l'Istituto incremento ippico della Sardegna ha riscosso con propri prodotti nelle Fiere del cavallo svoltesi a Verona ed in Francia ove massima attenzione, simpatia e curiosita' in particolare hanno suscitato gli asinelli bianchi dell'Asinara e nella 38º edizione del premio regionale di allevamento del cavallo sardo svoltosi a Chilivani a meta' ottobre e che ha visto l'affermazione dello stupendo baio Abramos.

Dicembre 1999