Giovedi' 30 Dicembre 1999
La Lega
torna all'attacco sulla situazione in via Raiale
Canile, dossier-denuncia. «Sindaco
inadempiente»
PESCARA. Un dossier-denuncia contro il sindaco che
sara' inoltrato alla procura. Il documento, preparato dai responsabil regionali
della Lega per la difesa del cane, contiene un resoconto degli avvenimenti degli
ultimi sei mesi relativi al canile di via Raiale.
Da quasi un mese i pochi volontari rimasti operano in condizioni da terzo mondo
nella struttura: dai rubinetti scorre solo acqua fredda e i frigoriferi per le
riserve alimentari sono spenti perche' il black out delle settimane scorse ha
messo fuori uso le centraline elettriche; e' impossibile usare la stanza da
bagno per via dell'umidita' e dall'acqua che affiora dai pavimenti sotto i quali
scorrono i cunicoli scavati dai ratti che stanno rosicchiando anche le assi di
legno poste come tappo per coprire le buche.
Come se non bastassero i cani morti per avvelenamento, nei mesi scorsi e quelli
fuggiti giorni addietro dalle recinzioni strappate, ora ci si mette anche il
vento di libeccio che nelle ultime ore ha scoperchiato le copertura di lamiera
poggiate provvisoriamente sui box che ospitano oltre 160 animali tra cani e
gatti. «Che altro dovra' succedere, prima che qualcuno si decida a fare
qualcosa?», si chiede Lina Bufarale, delegata regionale dell'associazione. «Che
altro dobbiamo chiedere agli amministratori che non abbiamo gia' chiesto? Questa
e' una struttura che comunque opera sul territorio e che l'amministrazione per
nessuna ragione puo' continuare ad ignorare, primo fra tutti il sindaco, massima
istituzione sanitaria».
Il canile di via Raiale fa notare in sostanza Bufarale, esiste perche' ogni
giorno persone di buona volonta' rinunciano al proprio tempo e alle loro risorse
economiche per far sopravvivera animali che altrimenti vagherebbero nelle strade
cittadine affamati, senza meta, e con rischio che possa mordere qualche
malcapitato.
«Il Comune», conclude Bufarale, «non ha rispettato nessuno degli impegni
presi attraverso una mozione deliberato dal consiglio sei mesi: i lavori di
ristrutturazione del canile a valle, per altro insufficiente ad ospitare tutti
gli animali (massimo 70 su 160) sono cominciati e mai terminati per inspiegabili
ragioni. Il canile a monte doveva essere smantellato temporaneamente e
ristrutturato e neanche questo e' stato fatto. Mai avviate, infine le
sterilizzazioni per i cani vaganti. Una denuncia alla procura a questo punto era
inevitabile perche' riteniamo che il sindaco sia inadempiente in base alla legge
281 del 1991 che prevede la creazione sul territorio di idonee strutture di
ricovero degli animali». (c.v.)
Dicembre
1999


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