Martedi' 21 Dicembre 1999
Addestratore dei cani dal pm
Il ladro ferito soccorso in ritardo?
Angelo Conti - Il nome dell'addestratore dei due pastori tedeschi che
hanno sbranato un ladro, nella notte di sabato a Orbassano, e' nel fascicolo che i carabinieri
trasmetteranno al magistrato a conclusione dell'inchiesta. Il suo «lavoro» e' comprovato anche
dalla fattura che l'addestratore (si chiama Danilo T. ed e' residente in un Comune della provincia) ha emesso a
carico dei fratelli Lopopolo, titolari dell'autodemolizione in cui e' avvenuto il tragico
incidente, per una cifra superiore al milione. Gli investigatori, comunque, fanno presente che non
esistono a suo carico profili penali: «Non c'e' ragione, almeno per il momento, per attribuire in qualsiasi
misura all'addestratore, la responsabilita' della morte del giovane che si era introdotto nottetempo in quella
ditta». Ma l'addestratore verra' comunque presto
interrogato, per trarre elementi utili a meglio chiarire la dinamica del fatto. Domani, all'ospedale San Luigi di
Orbassano, verra' intanto eseguita l'autopsia di Andrea Capitani, 22 anni, il meccanico che i pastori tedeschi
hanno sorpreso all'interno del recinto, e che hanno poi addentato a morte. Il medico legale, dottor Carlo
Torre, dovra' accertare le cause del decesso che, secondo i sanitari del pronto soccorso, dovrebbero
essere conseguenti all'imponente emorragia.
Il sostituto procuratore Lo Mastro, che indaga sull'accaduto, a quel punto avra' probabilmente in
mano tutta la documentazione possibile per decidere sull'archiviazione del procedimento, che al momento e'
aperto genericamente contro ignoti. Il magistrato dovra' anche valutare la tempistica dei soccorsi, andati un po'
a rilento anche per la difficolta' di capire quanto stavaesattamente succedendo, a quell'ora, in una zona
prossima alla provinciale che collega Orbassano a Rivalta, ma sostanzialmente disabitata. Il titolare
dell'autosoccorso ha gia' dichiarato, una volta giunto accanto alla recinzione ed avere notato che c'era un
uomo nascosto sotto un'auto, di avere immediatamente chiamat o carabinieri e 118, ma di avere poi atteso il
loro arrivo, prima di aprire il cancello. «Poteva essere
armato, non volevo correre rischi» ha spiegato. Timore legittimo, visto che si trattava palesemente di un ladro,
ma quel ritardo, e' forse stato concausa della morte?
Ieri mattina, i due pastori tedeschi, che sono stati affidati in custodia ai loro legittimi proprietari, cioe' ai
fratelli Lopopolo, sono usciti brevemente dal capannone in cui erano stati rinchiusi subito dopo il
fatto. Si tratta di due esemplari un po' anomali, rispetto allo standard della razza: molto scuro, quasi nero, il piu'
anziano Zorro, nero focato e di taglia superiore alla
media Vanni. Hanno mostrato di fare con molto impegno il loro lavoro, abbaiando
fuoriosamente, verso chi si avvicinava ai cancelli. Intanto sul loro addestramento si e' aperto un dibattito
fra veterinari, addestratori ed etologi. Si discute, inbuona sostanza, se sia possibile preparare un pastore
tedesco al punto da indurlo a fare la guardia, ad
opporsi ad un eventuale ladro, ma a fermarsi prima di
azzannarlo a morte. Eventualita' che, pur con tutto il rispetto possibile verso i pastori tedeschi, appare
remota. Ha spiegato Mauro Bigliati, il veterinario torinese titolare di rubriche specifiche su riviste
specializzate, che e' piuttosto difficile raggiungere
questo risultato: «Un pastore tedesco, anche dopoessere stato addestrato alla difesa di una
proprieta', restera' sempre dipendente dal suo padrone e, ad un suo comando, interrompera' l'attacco. Ma e' molto
difficile pensare che possa esercitare un autocontrollo mentre, in piena notte, si trova di fronte ad un intruso
che prima scavalca una cancellata e che poi cerca di
fuggire».
Dicembre
1999


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