Venerdi' 17 Dicembre 1999
IL CASO
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quattro cuccioli e la padrona... si arrabbia
RECANATI — Non sempre l’amore per i cani e' ripagato con uguale
sentimento dall’uomo. Anzi puo' capitare che sia fonte di dispiaceri e persino
di grane giudiziarie. E’ cio' che e' capitato a Sandra Nibaldi, responsabile
dell’associazione recanatese "Amici degli animali" che ha in
gestione il canile municipale di Recanati.
Sara' stato, forse, per eccesso di zelo che la Nibaldi l’altro giorno,
transitando per la collina di Montarice di Porto Recanati, ha raccolto da una
stradina di campagna quattro cuccioli di cani mentre la madre, spaventata se ne
scappava via. Cosa fare di quelle bestioline impaurite e randagie, ha pensato la
Nibaldi? Ha provato a sistemarle al canile di Civitanova, ma vanamente,
tant’e' che non le e' restato altro da fare che portarsele con se' al suo
canile. Ma quei cagnolini, in realta', non erano dei randagi ma avevano una
padroncina premurosa che, dopo mille ricerche, ha bussato alla porta della casa
della Nibaldi con tanto di foto, dentro la borsetta, dei suoi amati cuccioli
insieme alla madre. Un bel quadretto di famiglia che, pero', non ha convinto del
tutto la responsabile del canile che ha incominciato a frapporre alcuni problemi
burocratici per la loro restituzione. La cosa e' sfociata, così, in una
discussione che ha indotto la portorecanatese a rivolgersi ai Carabinieri. E’
stato, proprio, l’intervento dei militi a riportare un po' di tranquillita' e
a far ritornare a casa i quattro cuccioli.
La storia, pero', e' piu' complessa di quella che appare e rischia di far
scomodare persino la Procura di Macerata. La donna, infatti, lamenta che non di
quattro ma di cinque cuccioli si tratta e che, quando li ha ritirati, li ha
trovati affetti da una dermatite. Infine questi — sostiene la padrona —
sarebbero stati raccolti all’interno della sua proprieta' e, quindi,
l’intrusione si configurerebbe come una violazione della proprieta' privata.
A. T.
Dicembre
1999


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