Giovedi' 16 Dicembre 1999
Odissea
per la morte del cane
Da Rovereto a Trento e
ritorno senza risolvere il problema
f.ru.
AVIO. Pur con tutta la sua buona volonta' Ornella Dorigatti di Calliano lunedė
scorso non e' proprio riuscita a far cremare la carcassa del suo splendido cane
pastore. L'animale, malato di tumore, non ha superato l'intervento chirurgico al
quale era stato sottoposto e cosė la padrona, oltre al dolore di aver perso
l'inseparabile amico, ha dovuto anche fare i conti con una assurda burocrazia.
Recatasi all'inceneritore di S. Giorgio e' stata invitata a rivolgersi
all'impianto di Trento (Ischia Podetti) al quale non ha pero' potuto arrivare in
alcun modo per l'interruzione della strada di accesso. Con l'animale in
macchina, sistemato dentro un sacco di plastica, la ragazza di Calliano per
cercare di uscire fuori da questa situazione ha pensato bene di rivolgersi al
veterinario provinciale, in servizio in quel momento. Tra l'incredulita' e lo
sbigottimento nel corso della lunga telefonata si e' sentita pero' dire di
portare il cane alla discarica comprensoriale di Rovereto (Lavini) per il
seppellimento. Ma come si e' chiesta la ragazza, mi si consiglia addirittura di
violare le disposizioni di legge che regolano la materia? Ed allora via con un
lungo giro di telefonate per interpellare chi poteva in qualche modo darle una
dritta per risolvere la grottesca situazione nella quale si era trovata suo
malgrado.
Tra le persone interpellate anche Iva Berasi e Roberto Franceschini dalle quali
altro non ha potuto che ricavare un sentimento di solidarieta' perche' incapaci
di risolvergli il caso. Amareggiata ed addolorata ad Ornella Dorigatti dopo tre
ore di peregrinare tra Rovereto e Trento con il suo cane che ormai iniziava ad
odorare non e' rimasto che tornare a Calliano e farsi aiutare dal fidanzato a
scavare una profonda buca per seppellire l'animale.
Il problema dello smaltimento delle carcasse di cani e gatti morti per cause
naturali in Vallagarina era gia' stato sollevato nell'estate scorsa dal nostro
giornale. Allora ci si chiedeva come avrebbe dovuto comportarsi un cittadino
qualsiasi del C10 (residenti di Rovereto esclusi) rispettoso della legge quando
il suo cane o gatto sarebbe morto.
Seppellirlo in un posto qualunque? No perche' controlegge. Seppellirlo in
cimiteri adeguati? In questa zona non ce ne sono. Abbandonarlo sul ciglio di una
strada trafficata nella speranza che i vigili del fuoco o altri organi
istituzionali lo vadano a raccogliere per portarlo all'inceneritore roveretano?
Assolutamente no perche' non e' questo il modo per sbarazzarsi del fedele amico.
Eppure, paradossalmente, da Avio a Calliano questa sarebbe l'unica soluzione
possibile per poter dare una degna sistemazione all'animale morto.
Proprio cosė perche' finche' la carcassa di un animale viene portato da queste
persone all'inceneritore comunale gestito dalla societa' Sea viene accolto e
quindi cremato. Cosa che non succede se e' un normale cittadino a fare
altrettanto (perche' cosė prevede il contratto con la ditta appaltatrice
incaricata del funzionamento dell'impianto crematorio). Una situazione
decisamente vergognosa alla quale i nostri politici dovrebbero mettervi rimedio
in tempi assai rapidi.
Dicembre
1999


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