Mercoledi' 15 Dicembre 1999
Super cani. Per far la
guardia alle greggi non hanno pari in Europa. Firmato un accordo
I francesi
acquistano pastori abruzzesi
di MARCELLO IANNI
L’AQUILA - Il cane pastore maremmano-abruzzese piace all’Europa. E’ stato
firmato ieri all’Aquila un accordo tra l’Abruzzo e la Francia (Savoia) un
protocollo d’intesa nel quale le rispettive associazioni cinofile, alla
presenza dei delegati del circolo del pastore maremmano-abruzzese di Francia e
d’Italia, si sono impegnati a scambiarsi reciprocamente i cani da pastore per
la difesa delle greggi e l’assistenza tecnica agli allevatori. I primi sono
stati i francesi che proprio ieri mattina all’Aquila, hanno acquistato quattro
cani pastori. Si tratta di femmine adulte, riconosciute dall’Ente nazionale
cinofilia italiana (Enci) come cani tipici che rientrano nella morfologia dello
standard della razza. I cani andranno in Savoia dove, in questi ultimi tempi, i
lupi hanno aggredito ed ucciso diverse pecore. Ma anche la Svizzera ha espresso
il desiderio di acquistare i cani da pastore abruzzesi.
La delegazione di Abruzzo e Molise e' stata invitata nel maggio 2000 in Francia
per presiedere un convegno che affrontera' i temi della pastorizia,
sottolineando l’importanza del cane da lavoro pastore abruzzese. A dare
notizia dell’avvenuto accordo e' stato il delegato del circolo del pastore
maremmano-abruzzese di Abruzzo e Molise, Freddy Barbarossa. Numerosi i progetti
che la delegazione di Abruzzo e Molise ha inteso intraprendere. Quello piu'
importante, denominato progetto "San Marco", e' volto a recuperare nei
cani morfologicamente selezionati, le attitudini al lavoro e restituire ai cani
ancora attivi nel settore un aspetto somatico piu' omogeneo ed originario della
razza. Un progetto che non richiede alcun contributo e che si svolge solo a
livello di volontariato.
Dicembre
1999


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