Sabato 11 Dicembre 1999


In tribunale Assoluzione per l'arma da fuoco
Quattro mesi a Nella Ruzz
per la resistenza ai vigili
che sgomberavano il canile




TRENTO. La sua passione per gli animali e' costata una condanna in tribunale a Nella Ruzz, 74 anni, la donna nota a Trento per le battaglie in difesa del suo canile abusivo. Per l'ultima "battaglia" - era il 10 settembre del 1998 - la Ruzz e' stata condannata a 4 mesi di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale. E' stata invece assolta per la detenzione di armi da fuoco.
Quando i vigili urbani si sono presentati (assieme alla polizia e alle unitą cinofile della guardia di finanza) per effettuare lo sgombero del canile, lei non ci ha visto piu'. Nella Ruzz ha cominciato a tirare sassi e barattoli contro gli agenti, poi ha imbracciato il vecchio fucile del marito colpendo alcuni vigili con il calcio dell'arma. Alla fine i cani - una sessantina, tra cui circa venti cuccioli - sono stati portati al canile municipale e la donna e' stata denunciata.
Ieri al processo in tribunale sono stati sentiti numerosi vigili che nel settembre dell'anno scorso hanno partecipato all'operazione. Lo sgombero era stato sollecitato da numerosi cittadini, infastiditi per la sporcizia della zona attorno al canile. La situazione era arrivata anche in consiglio comunale, dove erano state presentate interrogazioni per sollecitare un intervento dell'amministrazione.
E lei? Ieri era presente in aula - assistita dall'avvocato Alberto Fazio - ed ha dato la sua versione dei fatti: «Sono stati loro, i vigili, ad usare la violenza». Loro naturalmente non sono d'accordo e hanno spiegato di aver agito con fermezza per dominare una situazione delicata e far rispettare l'ordinanza di sgombero.
Nella Ruzz era accusata anche per la detenzione dell'arma del marito, ma e' stata assolta: si trattava di un fucile arrugginito e non funzionante. La donna ha accolto la condanna con amarezza: «Ho colmato le mancanze dell'ente pubblico nell'assistenza agli animali per piu' di trent'anni e questo e' il ringraziamento? I gatti pero' me li hanno lasciati: ne ho un centinaio, evidentemente gli faccio comodo perche' quelli non sanno dove metterli...». Poi si infila per scherzo il copricapo lasciato su una sedia da un vigile: «Sa cosa le dico? Il signore Dio darą a tutti quello che si meritano!».

 

Dicembre 1999