Lunedi' 6 Dicembre 1999
Un comitato per
combattere il randagismo
RAGUSA – Una campagna di sterilizzazione per la lotta al randagismo: stante
l'assoluta latitanza degli enti preposti, e' questa l'iniziativa che ha assunto
autonomamente un Comitato di cittadini stanchi di assistere alle effimere
promesse delle amministrazioni di turno. «Assistiamo impotenti, ogni giorno
sempre piu', – affermano i componenti il Comitato – a notizie allarmanti ed
indecorose: aumentano gli incidenti stradali causati da cani abbandonati; sempre
piu' numerosi sono i branchi di randagi che si aggirano nei quartieri periferici
della citta'; centinaia le vittime degli abbandoni; incalcolabile il numero dei
cuccioli che muoiono nei cassonetti della spazzatura, dentro sacchetti di
plastica o schiacciati dalle ruote delle auto. Non si puo' piu' rimandare a date
inesistenti la risoluzione di questo problema!». Il Comitato elogia l'impegno
delle varie associazioni animaliste, ma denuncia il mancato conseguimento degli
obiettivi: «Ecco perche' – si legge in una nota inviata alla stampa, al
sindaco, al veterinario provinciale ed al prefetto – e' nato questo Comitato
di cittadini per la lotta al randagismo che da un mese ha iniziato una campagna
di sterilizzazione dei randagi. L'intento e' quello di cominciare a bloccare il
proliferare dei cani nati per strada. Fermare le nascite pone sicuramente
problemi etici, ma d'altra parte non possiamo piu' nasconderci dietro ad una
morale a senso unico. I cuccioli nati per strada, nella quasi totalita' dei
casi, muoiono dolorosamente: abbiamo deciso di non aspettare piu' le autorita'
competenti, essendo rimasti vani tutti i tentativi, ed aperto una libera
sottoscrizione tra quanti sono sensibili al randagismo, ma anche al decoro ed
alla civilta'». Per il Comitato, che ha il proprio punto di riferimento in via
Mario Leggio 187, presso un noto studio fotografico, i cani randagi sono,
infatti, anche simbolo evidente di degrado e di un abbandono ingiustificato del
territorio. (g.a.)
Dicembre
1999


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