Giovedi' 2 Dicembre 1999
Palette
per gli escrementi dei cani
Ma mancano sacchetti e cassonetti
Distributori installati ai
Tigli e a Porta Madonna
Molti si lamentano «Fatte così non servono a nulla»
Stefano Cianciotta
TERAMO. Nei giardini pubblici di Madonna delle Grazie e di viale Mazzini, da
alcuni giorni sono state installate le macchinette per raccogliere gli
escrementi dei cani. Infilando una moneta da 500 lire nell'apposita fessura, si
ottiene una paletta di cartone che serve per raccogliere gli escrementi
dell'animale. Le macchinette non sono state dotate di un sacchetto di plastica e
di un cassonetto per gettare l'involucro. In molti hanno criticato l'iniziativa
del Comune, perche' il servizio, così com'e' stato pensato, e' incompleto.
«L'iniziativa e' lodevole», commenta Alessandro Franchi, a spasso per i
giardini pubblici con il suo collie, «anche se le macchinette che ha installato
il Comune non servono a nulla. Io raccolgo gli escrementi del mio cane da alcuni
anni e porto da casa la paletta quando esco a passeggio. Non posso pensare anche
ai sacchetti di plastica, che dovrebbero essere offerti insieme con le palette.
Queste soluzioni, se non sono accompagnate da una prevenzione del fenomeno del
randagismo non portano lontano, perche' gli escrementi dei cani randagi
trasmettono molte malattie». Piero Di Mattia, addestratore di cani da gara,
giudica questa iniziativa inopportuna. «Citta' come Roma e Milano», commenta
Di Mattia, «hanno affrontato il problema in maniera diametralmente opposta da
Teramo. Esistono, infatti, guanti di plastica che all'occorrenza diventano
sacchetti. Il padrone raccoglie gli escrementi del cane e li getta nell'apposito
cassonetto. In questo caso il Comune ha commesso una leggerezza, perche' senza
sacchetto e senza cassonetto l'iniziativa rimane fine a se stessa».
«La paletta, che e' anche piccola nelle dimensioni, da sola non serve»,
aggiunge Gustavo Ferrante, «perche' il padrone non puo' andare a passeggio con
gli escrementi per mano, aspettando che incontri un cassonetto. L'iniziativa va
completata, altrimenti sara' una bella incompiuta».
Dicembre
1999


|