La Stampa
Domenica 27 luglio 1997
Roma, l'ordinanza del Comune contro
chi chiede l'elemosina
con esemplari debilitati e cuccioli
Mendicanti orfani degli animali
"Vogliamo evitare maltrattamenti e malattie"
ROMA - Tempi duri a Roma per chi chiede l'elemosina in compagnia di cuccioli
di cani, di gatti o di altri tipi di animali. Il Comune ha deciso un giro
di vite per limitare il fenomeno del randagismo, e per evitare che tra gli
animali certo non curati come si dovrebbe, si diffonda qualche epidemia che
potrebbe avere conseguenze anche per gli uomini.
Un'ordinanza del sindaco Rutelli vieta "di utilizzare per la pratica
dell'accatonaggio animali domestici o selvatici, soprattutto con cuccioli
lattanti, nonche' animali in cattivo stato di salute, in particolare cagne
debilitate per gravidanze ripetute o comunque animali in evidenti condizioni
di maltrattamento".
"Con questa ordinanza - spiega la responsabile dell'Ufficio diritti animali
del Comune, Monica Cirinna' - intendiamo impedire soprattutto che vengano
sfruttati gli animali con gravidanze ripetute e che vengano venduti in maniera
incontrollata cuccioli che presumibilmente andranno ad aumentare il randagismo
o finiranno nel mercato clandestino delle lotte per cani, un fenomeno che
muove parecchio denaro e che purtroppo e' in continuo aumento, non solo nella
capitale".
Gli animali che saranno trovati in evidenti condizioni di maltrattamento
saranno sequestrati dagli ispettori delle Asl competenti per territorio e
ricoverati nel canile sanitario di Porto Portese o nei canili-rifugio delle
associazioni animaliste. Le femmine saranno sterilizzate, registrate e vaccinate
e successivamente potranno essere adottate. "Voglio sottolineare - aggiunge
Cirinna' - che nessuno criminalizzera' o impedira' di utilizzare gli animali,
purche' ben trattati e non cuccioli o femmine gravide, per elemosinare a
quelle persone senza fissa dimora che hanno scelto il cane come compagno
di vita di strada, col quale dividono il cibo equamente e che sono l'unico
affetto stabile nella loro vita girovaga". E' d'accordo il sottosegretario
alla Pubblica Istruzione Carla Rocchi che sottolinea l'importanza di dare
sostegno alle persone che non hanno i mezzi per poter mantenere gli animali,
unici compagni di vita. Secondo la responsabile dell'Ufficio diritti animali
la grande emergenza igienico-sanitaria e' soprattutto sul Tevere: sotto i
ponti e sul greto del fiume che attraversa tutta la citta' vivino in accampamenti
di fortuna decine di persone, insieme con cani e topi e quindi con grave
rischio di leptospirosi. E una volta morti i cani vengono gettati nel fiume,
con conseguenze ancor piu' negative per l'ambiente.
[r-cri.]
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