Venerdi' 4 luglio 1997 Cani randagi: nessuno sa dove metterli nemmeno dopo che sono morti
CHIETI - Storie di cani randagi. A Chieti nemmeno dopo morti sanno dove metterli.
Con il caso di "Billy" un cane randagio affetto da leismaniosi, soccorso
da alcune buone persone che lo hanno portato da un veterinario per gli
accertamenti clinici, propone il problema di dove seppellire l'animale che
deve essere soppresso con intervento di eutanasia urgente. A chi si e' rivolto
alle autorita' sanitarie e' stato risposto, sbrigativamente: "Pensateci voi".
Cosi' Fiorella Mammarella della Delegazione provinciale di Chieti della Lav
(Lega Antivivsezione) a chiedere al sindaco, al servizio veterinario e al
servizio di igiene dell'Azienda Usl di Chieti di "dare immediata soluzione
al problema, istituendo uno specifico servizio d recupero e smaltimento di
cani e gatti deceduti, poihce' e' un'esigenza avvertita da tutti quei cittadini
che soccorrono animali abbandonati, vittime di malattie e di incidenti mortali
o che subiscono la perdita degli animali propri". BACK |