Domenica 29 giugno 1997 la legge sul randagismo Non ancora spesi i soldi per il canile. Protestano gli animalisti Dopo la recente agitazione sindacale delle guardie zooiatriche di Giulianova, le associazioni animaliste teramane manifestano preoccupazione per come il problema del randagismo viene gestito. Le associazioni ricordano che circa un anno fa il direttore generale della Usl, Angiolino Di Francesco, aveva preso dei precisi impegni circa l'applicazione della legge che regola la materia nonche' sull'utilizzo dei 250 milioni destinati dalla Regione alla realizzazione di un canile sanitario, fondi che da piu' di tre anni giacciono nelle casse della Usl. La legge 281 prevede anche campagne di sensibilizzazione nelle scuole, realizzazione dell'anagrafe canina, controllo delle nascite con la sterilizzazione, il pronto soccorso con personale qualificato, corsi per il personale addetto alla cattura e alla custodia degli animali. La legge prevede inoltre il controllo e la tutela delle colonie feline. Una serie di prescrizioni che in provincia di Teramo, osservano gli animalisti, sono state disattese. Le associazioni teramane si trovano quotidianamente a dover affrontare le emergenze della ormai esplosiva situazione del randagismo. L'unico ente che si e' mosso e' stato l'Istituto zooprofilattico di Teramo, sia attraverso un'ottima campagna di educazione e sensibilizzazione nelle scuole portata avanti negli ultimi tre anni, sia attraverso frequenti tavole rotonde sull'argomento. Con queste poche e inadeguate forze si puo' far fronte a un problema ormai di dimensioni gigantesche? Cosa pensano di fare, domandano le associazioni animaliste, coloro che hanno la responsabilita' di trovare una soluzione al problema, a cominciare dal direttore generale della Usl? Come e quando sara' applicata la legge 281 in provincia di Teramo? Le associazioni si riservano, in mancanza di riscontri da parte della Usl, di fare ricorso alla magistratura per il mancato utilizzo dei 250 milioni stanziati per la costruzione del canile sanitario, anche in base alle notevoli carenze di quello di Giulianova, per stessa ammissione del personale addetto. Tempo fa alcuni proprietari di cani, tra cui molti teramani, hanno manifestato a Pescara con un corteo partito da piazza Salotto, composto da cittadini e i loro amici a quattro zampe, per chiedere e ottenere l'immediata revoca della convenzione col centro cinofilo del Fucino (noto come il lager di Trasacco) per il quale il Comune di Pescara spende diversi soldi. In alternativa si vuole la realizzazione di un rifugio comunale consortile, finanziato dai Comuni raggruppati in un consorzio. Anche per la costruzione del canile di Pescara gia' dal 1994 era stato erogato un contributo regionale di 250 milioni.
(m.p.)
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