Il Tempo Abruzzo
Domenica 22 giugno 1997
SANITA' / Il fenomeno sta rischiando di esplodere in tutta la provincia
Randagi, allarme rosso
Martedi' vertice fra i sindaci e il manager dell'Asl

TERAMO - Il fenomeno del randagismo rischia di esplodere in provincia di Teramo. Moltissimi sindaci, allarmati dalla piega degli avvenimenti, hanno chiesto l'immediato intervento della Asl. Qualcuno, provocatoriamente, aveva addirittura minacciato di presentarsi a Teramo, davanti alla sede dell'azienda sanitaria, cona una folta "delegazione" di animali. Alla fine e' prevalsa la linea moderata ed e' stato deciso che i sindaci si incontreranno martedi' con il direttore generale dell'Asl Angiolino Di Francesco per trovare una soluzione. "Attualmente in provincia di Teramo c'e' un solo canile sanitario, che e' quello di Giulianova - ricorda Di Francesco - Una struttura che dovremo abbandonare. Abbiamo a disposizione 250 milioni per trovare una nuova sistemazione. A questo punto dovremo decidere se comprare un'area di 13.000 metri quadri sempre a Giulianova oppure terreni dell'Ente Ricciconti ad Atri, o ancora il vecchio mattatoio di S.Omero".
Il nuovo canile sanitario non bastera' a risolvere il problema del randagismo. "Il canile sanitario - ricorda il manager dell'Asl - puo' tenere i cani per due mesi dal giorno della cattura. Dopo gli animali devono essere sistemati nei canili rifugio dei Comuni". Per i sindaci quindi c'e' un messaggio implicito. Non basta prendersela solo con la Asl. Ogni Comune dovra' realizzare i canili rifugio o consorziarsi. Sembra comunque escluso che il nuovo canile sanitario possa sorgere a Teramo. "Erano state ventilate due ipotesi - fa presente Angiolino Di Francesco - Una riguardava un'area vicino al fiume, l'altra terreni di contrada Carapollo, ma entrambe sono state scartate per motivi ambientali".


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