Il Centro
Mercoledi' 18 giugno 1997
La lettera
"Contro i ricordini
paletta e sacchetto"

PESCARA - Paletta e segatura? No grazie. A Pescara, la disposizione del Comune, rivolta ai proprietari di cani, di togliere gli escrementi dei loro animali dalle strade si e' rivelata lettera morta. Dopo le prime multe, anche i vigili urbani hanno rinunciato all'impresa e il risultato e' sotto gli occhi di tutti: i marciapiedi e le strade (per non parlare delle spiagge e dei giardini pubblici) sono tappezzati di "ricordini" maleodoranti che costringono i pedoni a camminare facendo lo slalom. Il problema, che altre citta' italiane hanno affrontato e risolto con successo, viene sollevato spesso dai cittadini, che suggeriscono al sindaco di installare dei distributori automatici di sacchetti e palette o di costruire dei veri e propri vespasiani per cani, come quelli che esistono a Parigi, una sorta di tombini a ridosso dei marciapiedi. "I padroni dei cani" scrive Mario Giammarco in una lettera aperta al primo cittadino, "devono capire che quando i loro animali spruzzano selvaggiamente getti di urina e defecano ovunque arrecano danni allambiente e alla societa' civile". Il signor Giammarco descrive un problema cronico e invita il sindaco a prendere provvedimenti: "Prima provvedevano gli spazzini a pulire le strade, ora a chi tocca questo compito visto che da noi quello del cestino e dello scopettino e' di la' da venire?" Poi, rivolgendosi ai padroni dei cani, il signor Giammarco scrive: "Dovrebbero mettersi su piano di una responsabile collaborazione. Nessuno vuole male ai cani, ma nessuno deve essere da questi offeso o spaventato".
Un progetto meno drastico di quello adottato dal Comune potrebbe risolvere il problema ed evitare che i padroni, per paura di essere multati, alla fine decidano di rinunciare al proprio amico a quattro zampe.


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