Il Centro
Giovedi' 19 giugno 1997
E' l'ennesimo caso di
sevizie
Cane preso a chiodate
ESTRATTO
SAN SALVO - [...] Nei giorni scorsi (anche se solo ieri se n'e' avuta notizia)
una povera bestiola e' stata selvaggiamente colpita, ferita con un grosso
chiodo alla testa e mutilata di parte del muso. A ritrovare il cagnolino
sanguinante e senza denti e' stata una giovane del paese che ha subito portato
la bestiola da un veterinario del paese.Per fortuna i soccorsi tempestivi
hanno permesso all'animale di salvarsi. Ora il cagnolino e' nel canile di
Tufillo in attesa di qualcuno che, magari come e' successo per il cagnolino
crocifisso a Vasto, decida di adottarlo. L'animale appare spaventato e
sofferente, e non sara' facile per lui dimenticare le sevizie patite.
"Ma le azioni di sadismo puro ai danni dei cani non si esauriscono qui",
afferma la ragazza che ha salvato il cane mutilato e che preferisce mantenere
l'anonimato, temendo ritorsioni da parte di gente senza scrupoli. "Nei giorni
scorsi nella zona di via Mazzini ho trovato nelle polpette che di solito
do' ai miei cani dei chiodi, e ieri e' stato messo del veleno nella carne
macinata pronta nelle scodelle per essere mangiata dai cagnolini. Io ho
presentato regolare denuncia di quanto sta accadendo alla stazione dei
carabinieri di San Salvo. I militari mi hanno assicurato che faranno il possibile
per risalire all'autore o agli autori di queste azioni. Chiunque sia e' qualcuno
che odia i cani e cerca di ucciderli in mille modi, ma soprattutto con inaudita
crudelta'. Io spero che i carabinieri riescano a identificarlo nel piu' breve
tempo possibile, prima che possa arrecare danno e sofferenze ad altre bestiole".
I casi di torture a danno degli animali si moltiplicano. A Vasto purtroppo
le indagini dei carabinieri non hanno ancora portato all'identificazione
dei teppisti, anche perche' la gente ha paura e nessuno fornisce agli
investigatori elementi utili alla risoluzione del caso. I carabinieri comunque
garantiscono l'anonimato a chiunque voglia collaborare per porre fine alla
barbarie. [...]
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