La Stampa
Giovedi' 19 giugno 1997
Rubrica: "Saper spendere"
Cani e gatti in casa
ed e' subito polemica

Parliamo di cani e gatti nel condominio ed e' subito polemica da parte di molti tra coloro che hanno un animale in casa. Sull'argomento interviene Eraldo Bellini, in qualita' di rappresentante dell'Organisation Internationale pour la protection des Animaux: "Teoricamente e' possibile allontanare un animale da un alloggio condominiale qualora rechi disturbo, ma devono esserci prove evidenti del disturbo e in questo caso si colpiscono i proprietari degli animali perche', ad esempio, lasciano troppo solo il cane in casa e questo abbaia (e di conseguenza il "colpevole" non e' il cane, ma il detentore che trascura i suoi doveri verso la creatura). "Questa la teoria. La realta' e' molto diversa: non e' assolutamente possibile allontanare un animale da un alloggio in un condominio. Esiste infatti una sentenza della seconda sezione della Cassazione (n. 899 del 24 marzo 1972) alla quale afer riferimento: in essa si ribadisce il concetto che neppure un regolamento di condominio che contenga una norma limitativa rispetto al possesso di animali si puo' ritenere valido.
"Infatti questo regolamento condominiale intaccando la liberta' privata dei singoli condomini e il diritto alla proprieta' privata dei songoli non puo' trovare pratica applicazione (essendo anticostituzionale) e la norma risulta giuridicamente nulla".
Lo stesso conceto e' ribadito in una circolare (di cui ci ha fatto avere copia Eraldo Bellini) firmata dal presidente di Executive Life, associazione che si occupa del problema della protezione degli animali.


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