Il Centro
Martedi' 17 giugno 1997
Il sindaco Cucullo promise alla Usl di realizzarlo entro la fine di aprile
Emergenza randagi senza il canile

CHIETI - IL CANILE non c'e'. L'amministrazione comunale, nella persona del sindaco, nel febbraio scorso, aveva scritto al diretore generale della Usl di Chieti Mauro D'Eramo allegando alla lettera il progetto per la realizzazione del canile sanitario con annesso rifugio. Il primo cittadino cosi' scriveva il 5 febbraio: "Attesi i tempi ristretti le comunico di essere in grado di realizzare e di attivare con carattere di priorita' il canile sanitario entro e non oltre il 30 aprile 1997, cioe' nei termini previsti". L'area individuata era quella del vecchio inceneritore, localita' Collepara. Ma fino ad oggi, a un mese e mezzo dalla scadenza "inderogabile", cosi' scriveva il direttore generale D'Eramo nella risposta (12 febbraio seguente) nella quale confermava la disponibilita' della Asl a realizzare il progetto proposto dal comune di Chieti, del canile non se ne vede traccia.
Che fine hanno fatto i buoni propositi dell'amministrazione comunale e le sollecitazioni della Asl per una opera che la legge impone ad ogni comune? Gli animalisti locali sono preoccupati e non riescono piu' ad assistere ed accudeire decine e decine di cani abbandonati. Qualcuno ha anche minacciato che se l'amministrazione municipale non si affrettera' incomincera' a lasciare i cani lungo corso Marrucino.
Peraltro il canile sanitario era stato anche motivo di contesa con una impresa rivata di Bucchianico che aveva presentato, molto prima dell'amministrazione comunale teatina, un piano per la realizzazione della struttura. Progetto comunque superato e scartato dalla Asl di Chieti che aveva ritenuto piu' interessante e completo quello della amministrazione teatina. Tanto che il gruppo di progettisti di Bucchianico, escluso, manifesto' disappunto per un comportamento non proprio corretto della amministrazione sanitaria.


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