La Repubblica
Martedi' 10 giugno 1997

Bimba sbranata dai suoi cani
IL PARERE

L'esperta del Comune di Roma, Cirinna': "Non abbatteteli". Parla l'etologo
"Chiusi in un recinto diventano implacabili"
di Mario Reggio

ROMA- "Una tragedia che poteva essere evitata". Questo il commento della responsabile dell'Ufficio Diritti Animali del Comune di Roma, Monica Cirinna'. "Rinchiudere i cani in un recinto e' un modo per snaturarli, cosi' s'incattiviscono e tendono a riconoscere solo una persona - prosegue Monica Cirinna' - hanno azzannato la piccola come se fosse entrato qualsiasi altro animale, solo per difesa. Se dovessero decidere di abbattere i due boxer, m'impegno a portarli a Roma e ad assicurare loro una sistemazione".
Sul drammatico episodio di Carovigno abbiamo rivolto alcune domande al professor Enrico Allegra, etologo, docente alla Sapienza di Roma e membro del consiglio scientifico di Legambiente e del Wwf.
D. E' possibile che i due boxer abbiano attaccato la figlia del loro padrone?
R. "Se sono stati addestrati alla guadia e' plausibile, all'eta' di tre anni un boxer al quale e' stato insegnato a vegliare sulla casa si mette in allarme ogni volta che vede una persona diversa dal padrone. Se poi, come sembra, la piccola e' caduta dentro il recinto dove c'erano i due boxer ed ha avuto una normale reazione di paura mettendosi ad urlare, allora l'incidente e' comprensibile".
D. Quali persone rischiano di piu'?
R. "Soprattutto i bambini fino a tre anni e gli anziani, come risulta dalle indagini statistiche"
D. Perche'
R. "I piccoli non sanno come comportarsi perche' non sono stati educati ad avere un corretto rapporto con i cani: non riescono a distinguere se l'animale e' disponibile ai loro giochi oppure reagiscono urlando ad un movimento imprevisto del cane. Poi hanno dimensioni piu' piccole di un adulto e quindi possono essere considerati obiettivi piu' attaccabili. Gli anziani hanno i riflessi piu' lenti e sono soggetti a movimenti improvvisi che potrebbero scatenare la reazione difensiva del cane.
D. Allora bisogna aver paura...
R. Assolutamente no. Non bisogna creare allarmismi. Un cane mantenuto in condizioni di normale igiene mentale non crea alcun pericolo. Chi vuol prendere con se' un cane deve essere cosciente di alcune regole fondamentali per avere un rapporto positivo con l'animale: non lasciarlo solo per lunghi periodi, non tenere mai il cane chiuso in locali angusti, meno che mai legarlo con una catena corta che lo fa solo soffrire. Ma non basta. La gente deve capire che quando lo lascia da amici o parenti perche' deve andare in vacanza, il cane si sente abbandonato dal padrone e vive una condizione di stress non molto diversa da quella degli esseri umani".
D. A volte sono i padroni a farli diventare cattivi...
R. "Certo. Prima in Usa e adesso anche in Europa c'e' gente che predilige le razze da combattimento, cani che vengono fatti incrociare per far ingigantire la specie.Nulla di strano se poi diventano cattivi e in certi casi assaltano anche il padrone. A volte succede allorche' cambia qualcosa nel gruppo: quando una femmina va in calore si ridiscutono i vincoli sociali, e il padrone considerato l'elemento dominante viene messo alla prova"
D. E' necessaria qualche precauzione per i bambini?
R. "E' consigliabile non tenerli vicini a cani di grosse dimensioni, non perche' siano di natura pericolosi ma per evitare reazioni non prevedibili a mosse improvvise dei piccoli. Quelli veramente pericolosi sono ad esempio i "pit-bull", una razza addestrata al combattimento che negli Usa hanno spesso attaccato persone in divisa. Tanto che i postini americani hanno chiesto piu' volte l'intervento delle autorita' federali".
D. Qualche consiglio per chi vuole un cane?
R. "La scelta non deve essere dettata da questioni estetiche, ma e' importante informarsi sulle qualita' psichiche della razza. Meglio prendersi un bastardino, animale di grande compagnia, mai sottoposto a selezioni che possono creare scompensi. Chiunque acquista un cane deve farsi carico anche della sua sfera psicologica e affettiva".


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