Martedi' 28 Dicembre 1999

Le coccole «anti-botti»
Capodanno, occhio alle fughe di cani e gatti



al.p.

BOLZANO. Fuochi artificiali, petardi e "botti" dei tipi piu' disparati: sembra proprio debba essere questa l'unica vera costante colonna sonora degli imminenti festeggiamenti, la notte del 31 dicembre, per l'arrivo del 2000. E se i delicati nervi della gente potranno per un po' farsi forza e superare la prova, altrettanto non si puo' dire per gli animali domestici, cani e gatti in prima fila.
Un'emergenza che questa volta, con la storia del millennio, rischia di aumentare in modo esponenziale. Risultato: cani e gatti terrorizzati dai botti, comportamenti incontrollati e fughe che possono finire nel randagismo.
«In queste situazioni - spiega il dottor Paolo Gallmetzer, veterinario - e' evidente che il primo consiglio e' di non portare gli animali in quelle zone dove vengono esplosi petardi; bisogna tenerli in casa, tranquilli, far loro molte coccole. E' possibile anche somministrare dei tranquillanti, che nel 90% dei casi possono risolvere il problema, ma ripeto tranquillanti, non anestetici. Chi poi dovesse trovarsi all'esterno nel momento in cui vengono fatti esplodere i petardi, dovra' tenere il cane al guinzaglio, e soprattutto consiglio di tenerlo fuori per il tempo strettamente necessario a fare i bisogni: il rischio, lo sappiamo, e' che spaventati dai botti gli animali scappino, girovagando e rischiando di perdersi».
Del resto e' quasi una costante la reazione spaventata dei cani all'esplosione di petardi; evidentemente c'e' chi reagisce meglio, come i cani da caccia, che sono abituati, ma al contrario vi sono anche dei soggetti, predisposti, che possono avere autentici e pericolosi attacchi epilettici.
Il pericolo di fuga dei cani in questi casi e' confermato dal dottor Christian Piffer, responsabile del canile sanitario di Castel Novale - Sill. «Succede, certo, anche se non abbiamo dati precisi - spiega - e comunque non e' elevato il numero di cani o gatti che scappano per i botti e poi vengono ritrovati e portati da noi. In questo periodo, forse, aumentano invece gli animali "smarriti" dai turisti, magari in visita ai vari mercatini, un po' troppo distratti e insensibili allo scombussolamento che la confusione puo' creare al loro cane. Tornando ai botti, e' forse il caso di considerare poi una cosa: spesso provocano stress alle persone, figuriamoci agli animali domestici, che sono ancora piu' abitudinari dell'uomo».

 

Dicembre 1999