Lunedi' 27 Dicembre 1999
- Un esperimento fallito
I «papa'»
di Dolly: impossibile clonare l’uomo
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- LONDRA — Si chiamano Cedric, Cecil, Cyril e Tuppence e i loro nomi, con
ogni probabilita', rimarranno incisi nella storia della clonazione proprio come
quello di Dolly. Nel 1997, il primo mammifero creato da una cellula adulta
apriva uno spiraglio verso la produzione di una copia perfetta di un essere
umano. Cedric e i suoi fratelli, tutti esemplari maschi, sono infatti
geneticamente identici, ma tra di loro non sono per niente uguali. L’aspetto
e' simile, ma le differenze ci sono e sono tante. Uno e' grosso, l’altro
mingherlino, uno ha le orecchie dritte, l’altro un po’ afflosciate. E ognuno
ha un carattere ben definito e per niente uguale all’altro. Insomma, sono
cloni dentro, ma non fuori.
Per il Roslin Institute di Edimburgo, dai cui laboratori sono usciti prima Dolly
e ora queste quattro pecore, e' un brutto colpo: la natura si e' presa
un’inaspettata rivincita. Gli studiosi non riescono infatti a capire perche'
l’esperimento e' fallito e perche' le stesse cellule non hanno dato vita agli
stessi esseri. «Le cause sono ancora inspiegate», ha precisato il professor
Keith Campbell, «padre» dei quattro animali. «Le possibilita' sono infinite,
ma una cosa e' certa. Con il passare del tempo, questi ovini stanno diventando
sempre piu' diversi».
Cedric, Cecil, Cyril e Tuppence sono stati prodotti prendendo quattro nuclei
geneticamente identici dallo stesso animale e inserendoli in altrettante cellule
di pecore diverse. Campbell, che recentemente ha lasciato il Roslin Institute e
ora lavora presso l’universita' di Nottingham, ha sottolineato che e'
possibile che i citoplasmi delle cellule riceventi abbiano interagito con i
nuclei in maniera leggermente diversa. Forse le cellule non hanno adottato lo
stesso procedimento di divisione e moltiplicazione.
Dicembre
1999


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