Venerdi' 24 Dicembre 1999

Presepe vivente Rappresentazione in piazza Fiera
Il bue spaventato s'accascia. Proteste per i calci del pastore




TRENTO. L'idea era di quelle per recuperare la tradizione: una quindicina di figuranti per far rinascere il presepe vivente da allestire in pieno mercatino di Natale. Ad animarlo si erano organizzati gli amici di Mattarello, che hanno messo in scena il presepe con tanto di pastori e di artigiani che proponevano le attivita' tipiche del passato: i falegnami, i cardatori della lana, i pastori. Se non che questo quadro aulico ha rischiato per un attimo di essere rovinato da un inconveniente, non previsto, ne' prevedibile. Quando l'allevatore di Garniga e' arrivato con due dei protagonisti, ovvero il bue e l'asinello che sono parte indispensabile del presepe natalizio, non aveva messo in conto che le bestie sopportano molto meno degli umani la ressa cittadina. e' successo che il giovane vitello di diciotto mesi, avvezzo ai pascoli del Bondone ma non alle piazze, una volta scaricato tra la folla, si sia spaventato e si e' accasciato per un attimo al suolo. Il pastore ha pensato bene di usare il metodo consueto per farlo rialzare, ma non ha messo in conto la sensibilita' animalista che e' piu' diffusa in citta' che in campagna, dove gli animali sono vissuti meno romanticamente da chi li accudisce per farli lavorare e produrre. Qualcuno si e' scandalizzato nel vedere il proprietario assestare due calci nel didietro della povera bestia, ed ha chiamato gli animalisti della Pan Eppaa.
L'incidente si e' chiuso immediatamente ed il presepe vivente, subito ricomposto, e' partito da piazza Fiera per una sosta davanti alla casa di riposo di via San Bernardino, ed ha poi proseguito per piazza Garzetti, via Mazzini e di nuovo Piazza Fiera dove ad accoglierlo c'erano anche i "Cantori della stella". di Trento, che hanno intonato delle dolcissime melodie natalizie.

 

Dicembre 1999