CREMONA - Si e' conclusa con la richiesta di archiviazione
l'inchiesta della procura sulla vicenda della clonazione del toro Galileo,
nell'ambito della quale erano indagati il veterinario Cesare Galli, responsabile
dell'esperimento, e il direttore del Consorzio per l'incremento zootecnico Carlo
Venino, proprietario del toro donatore, il cui nome e' Zoldo. Il torello, che
ora ha 11 mesi, e' stato dissequestrato e ricondotto nella stalla in cui e' nato
a Porcellasco (Cremona) dove ha sede il laboratorio di tecnologie della
riproduzione. Le conclusioni del procuratore, Francesco Nuzzo, saranno adesso
vagliate dal gip.
Il magistrato, in dieci pagine, si dice convinto che la
clonazione animale sia legittima per una serie di ragioni, non ultima quella
relativa alla direttiva europea che tutti gli Stati membri dovranno recepire.
Secondo lui l'ordinanza del ministero della Sanita' in cui si vieta la
clonazione umana e anche quella animale e' illegittima. Quindi non riveste
carattere penale l'inosservanza di un provvedimento illegittimo. L'Unione
europea, inoltre, ha vietato la clonazione umana ma non ha escluso quella
animale e vegetale. E lo Stato italiano dovra' recepirla entro il 30 luglio
2000.
Il ministero della Sanita', in una nota, «ribadisce il proprio convincimento
sulla piena legittimita' delle ordinanze in materia di clonazione».
Sperangelo Bandera