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L'uso di accendere fuochi durante il periodo che precede o segue
immediatamente il solstizio d'inverno è diffuso in tutta l'Europa dove,
a seconda dei luoghi e delle circostanze, acquista caratteri propri.
Ovunque, però, il valore generale resta quello del rinnovamento
propiziatorio, dell'interruzione simbolica del quotidiano a favore del
tempo sacro e primordiale in cui si colloca ogni rifondazione. Nascono
così le licenze di dicembre, quelle stesse su cui i Latini impostavano
le celebrazioni di Giano che precedevano in ordine cronologico quelle di
Saturno ed entro le quali, in ambito mediterraneo, si confrontavano le
antinomie della cultura pastorale e di quella agricola.
In questo contesto si collocano i Faugni di Atri, in cui anche il nome,
quando si accetti l'interpretazione che vi individua la forma
volgarizzata di Fauni ignis, riconduce a misteriose ed antiche
simbologie solari connesse ad un concetto panico della natura.
Il fatto che la tradizione si svolga in onore della Concezione
Immacolata di Maria e che, nella formalizzazione attuale, si esprima
entro le coordinate della devozione cattolica, non ha annullato le
valenze archetipiche del rito che mostra ancora, sia pure a livello di suggestione, i caratteri iniziatici e misterici, propri dei cerimoniali agrari in cui entra a far parte una divinità femminile.
All'alba dell'8 dicembre, quando le ombre sono ancora fitte, gli atriani
danno vita ad una spettacolare processione, durante la quale raggiungono
la cattedrale facendosi lume con grossi fasci di canne, tenuti stretti
da legacci vegetali.
Spesso, al rintocco dell'antica campana del tempio mariano, dalle varie
contrade o dai quartieri della città, si muovono compagnie salmodianti
che raggiungono la piazza della chiesa, recitando preghiere e intonando
inni religiosi. Lo spettacolo, anche per lo scenario storico ed
artistico in cui si svolge, è di grande effetto e suscita la commossa
partecipazione degli astanti.
Il rito si conclude con l'ascolto della messa mattutina, all'uscita
della quale, quando ormai è giorno fatto, gli atriani si ritrovano sul
sagrato, su cui si apre il bellissimo portale di Rainaldo, per
scambiarsi auguri di prosperità e di pace.
Per
saperne di più
Franco Cardini, I giorni del Sacro, Milano 1983
Come ci si arriva
Autostrada A 14, uscita Pescara - Città Sant'Angelo.
Prendere la Statale 81, seguendo le indicazioni.
A chi chiedere informazioni
Municipio di Atri, Vigili urbani, tel. 085/87911