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Quella dei presepi viventi è, almeno a livello di concetto generale, una
tradizione molto antica che si rifà direttamente alle drammatizzazioni
liturgiche, come le sequenze, i tropi, le laudi che già nell'alto medioevo
arricchivano le celebrazioni natalizie e da cui ebbero vita dapprima le
cerimonie religiose che ruotano intorno a Natale, poi il Presepe francescano.
Benché le forme scenografiche, in cui si si svolge ormai in piccoli e grandi
centri la rappresentazione del Natale, siano di impianto attuale e riproducano
uno schema adatto al gusto dei nostri giorni, tuttavia occorre osservare che la
base di questa tradizione resta inalterata e costituisce l'amplificazione di
forme rituali più semplici ed archetipe come le fiaccolate e le processioni
notturne che, peraltro, il 24 dicembre la religiosità popolare mette in atto
ancora in tanti paesi.
Il presepe vivente più noto d'Abruzzo è quello di Rivisondoli che ebbe
origine, subito dopo il secondo conflitto mondiale dal desiderio di ricordare le
vittime cadute sotto l'eccidio di Pietransieri. In seguito, date anche le
favorevoli circostanze ambientali, divenne un evento di forte connotazione
spettacolare e di richiamo in una zona che proiettava il proprio sviluppo
economico sul turismo invernale.
La prima edizione fu ideata dal parroco che affidò il ruolo dell'Angelo ad
una ragazza che si era miracolosamente salvata dalla strage di civili operata
dai Tedeschi. Da allora la manifestazione è cresciuta di anno in anno fino a
raggiungere le dimensioni attuali che vedono coinvolti residenti e turisti, in
veste di personaggi, figuranti, o più semplicemente di figure di supporto
all'organizzazione, nella grande kermesse del 5 gennaio.
La parte del Bambinello è affidata all'ultimo nato del paese, mente la
Madonnina è interpretata da una ragazza scelta in un apposito concorso che si
tiene l'8 dicembre e che nonostante le precauzioni del comitato promotore,
bisogna dirlo, qualche volta assume tutti i toni mondani e fatui della gara di
bellezza.
Ad ogni modo il risultato è sempre imponente e di grande attrattiva, ricco di
luci e di movimento, in uno scenario naturale quasi sempre innevato e capace di
suscitare la partecipata commozione del pubblico. Così ogni anno la sera del 5
gennaio Rivisondoli rivive la sua grande favola e, al di là del dato turistico
e commerciale, rinnova una tradizione delicata e gentile che richiama nel
piccolo centro spettatori e turisti da tutta l'Italia.
Per
saperne di più
P. Donatangelo Lupinetti, La Sanda Natale, CET, Lanciano 1963
Come ci si arriva
A 25,
uscita Sulmona. Proseguire sulla Statale
A
chi chiedere informazioni
Municipio di Rivisondoli, Vigili
urbani. Tel 0864.855778
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