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Collana I GRANDI LIBRI
diretta da Luciano D'Angelo |
Abruzzo
L'avventura del paesaggio
Fotografie di
Luciano D'Angelo
Testi di Franco Farinelli,
Renato Minore
Pescara 1994
cm 26 x 36, pp. 192
Prezzo: £. 120.000
con cofanetto
Prezzo: £. 95.000
senza cofanetto
ISBN 88-86396-03-1
"La cosa che più mi piaceva evidenziare in questo lavoro è
l'esistenza di un Abruzzo magico e ancora misterioso ai più. E comunque questo lavoro a
me è piaciuto pensarlo quasi come un sogno lungo tutta una notte, durante il quale ho
ripercorso con un viaggio per immagini tutta la mia storia fotografica sull'Abruzzo".
Così Luciano D'Angelo, caposervizio fotografico di D'Abruzzo, introduce il lettore ad
comprendere questo lavoro frutto di più di cinque anni d'impegno con la rivista. La
maggior parte delle immagini presentate sono state riprese dall'alto secondo un percorso
tematico, dalla montagna al mare. Le foto sono arricchite dalle didascalie di Antonio De
Frenza e Maria Concetta Nicolai e da tre testi che apportano altra linfa all'opera, ideata
graficamente e impaginata da Antonella Dell'Elice. Il primo, di Franco Farinelli, è una
lettura storico-geografica del paesaggio abruzzese, da quello montano a quello marino,
un'opposizione che "non si limita al dato geologico e ai lineamenti morfologici, ma
investe con altrettanto vigore le forme più evidenti assunte dalla loro umanizzazione,
dalla loro ricomprensione in modi di vita e culture distinti ma, mai davvero opposti e
antagonisti." Renato Minore invece, nel suo primo pezzo Una strana provincia
dell'anima, fa del Guerriero di Capestrano "il vero misterioso simbolo di una terra
un po' appartata come l'Abruzzo" per poi passare all'esaltazione degli affreschi del
Coro di Andrea De Litio nella Cattedrale di Atri. "De Litio ha colto l'anima,
l'antropologia di una terra con pochi tratti essenziali, fissandoli in un gesto, in un
volto, in un sorriso. Come dimenticare i contadini con il vestito della festa che danzano
il saltarello proprio sotto la grotta dove è nato Gesù mentre sullo sfondo penzolano due
impiccati, il gufo guarda con inutile saggezza e le mura di Atri sono geometriche e
lontane?". In Fantasmi sotto il ponte, Minore ricorda una Pescara che ormai non
esiste più insieme a personaggi da D'Annunzio a Silone che pur così diversi, hanno
sempre avuto nella loro terra un riferimento per le loro opere. |
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